Il recupero del credito viene svolto con gli strumenti giuridici più opportuni, quali ad esempio:
- tentativo extra-giudiziaro con intervento di messa in mora, diffida ad adempiere, attività di nterruzione della prescrizione;
- azione civile ordinaria;
- ricorso per decreto ingiuntivo
Eseguite tali attività, nella ipotesi di persistenza all’omissione del dovuto pagamento, viene svolta l’attività di esecuzione del titolo così ottenuto, mediante precetto e successivo pignoramento, con valutazione della migliore tipologia di esecuzione (mobiliare, presso terzi o immobiliare).
Il tema del recupero dei crediti è particolarmente nel “cuore” dell’avvocato Palombo che ha impresso un non dimenticato scritto di un insigne studioso “Ho visto debitori andare in ferie e creditori lavorare fino alle 9 di sera…qualcosa non torna”. L’impegno nel far tornare i conti, con il recupero del credito è enorme, oltre il mandato conferito, con attività extra-giudiziarie fatte di telefonate di sollecito al Collega (Avvocato) del debitore, conferenze in studio, riunioni e tentativi di transazioni laddove risulterebbe incerto l’esito di un giudizio di esecuzione. E’ sul tema evidente la passione per portare un risultato positivo per il cliente ma soprattutto per la propria soddisfazione morale ed emotiva. Prima di procedere all’esecuzione, è necessaria la consapevolezza degli averi della controparte (del debitore), la quale, se priva di mezzi e di beni da pignorare, è inutile il dispendio di denaro, tempo ed energie per un risultato che non sarà conseguito, almeno in quel tempo presente, tenendo però a mente il principio per il quale “il debitore risponde del proprio debito con tutti i beni, presenti e futuri”.